Montaggio URBAN SKIN

dal 29 aprile 2017 al 2 luglio 2017 9:00 - 19:00

Urban Skin info

FONDAZIONE UMBERTO MASTROIANNI Castello di Ladislao Arpino FR

Urban Skin

Il viaggio.

Ho cercato di dilatare i miei confini fisici spingendomi fino a quelli mentali: punto di partenza il desiderio. Il desiderio della ricerca di un luogo non necessariamente fisico, non necessariamente mentale, un luogo che abita dentro di noi, forse confinante con il grembo materno.
Da sempre la perenne ricerca del luogo ideale, determinata da scambi culturali, di lavoro, di commercio o da politiche non sempre condivise da popoli, pone l’essere umano in una condizione di necessità.
La necessità dell’erranza.
La perenne ricerca del luogo ideale ha generato flussi umani che via via hanno modificato luoghi, territori, isole, penisole. Tendendo conto di questa istanza, umana oltre che sociale, ho immaginato luoghi di partenza e di arrivo, soffermandomi su questo e quell’altro territorio per raccontare storie di genti diverse e suggerire possibili cartografie da leggere come antiche mappe, ma per nuovi itinerari.
In questi luoghi geografici la cultura e il pensiero hanno costituito la struttura portante dei Paesi che si affacciano nel Mediterraneo per poi espandersi ad altri continenti.
Da questa riflessione nascono inedite cartografie di grandi e piccoli formati che meglio suggeriscono la tipologia del viaggio intrapreso il quale si sofferma sulle storie e sulle tematiche che più mi hanno attratto, che vale la pena raccontare perché hanno catturato aspetti della mia sensibilità.
Le condizioni dell’approdo e della partenza, a volte fisiche, altre idealizzate, vuoi per una appartenenza geografica siciliana, attraggono da sempre la mia attenzione, suscitandomi lunghe riflessioni che mi portano ovunque, in nessun luogo.
La linea progettuale per il percorso di Urban skin, che nasce dalla costola di Everywhere, Nowhere, si arricchisce di altre opere che ancor di più focalizzano e approfondiscono il concetto della mostra.
I cinque viaggi della vita, opera con una vocazione narrativa, sintetizza l’esplorazione verso quei territori che da sempre hanno attratto l’essere umano.
Il viaggio spirituale, terreno e oltre la vita. Quello esplorativo attraverso la navigazione, ma ultimamente la navigazione per la salvezza. Il viaggio extra terreno, lo spazio da capire, da conquistare. Il viaggio attraverso l’architettura che ha disegnato interi territori a immagine e somiglianza dei popoli che la abitano.
La fine del viaggio, o comunque, il ritorno da un viaggio.
Mentre Urban Skin (l’opera che da il titolo alla mostra), focalizza attraverso una grafica più asciutta e monocromatica, la metamorfosi della città, il cambio pelle, in una notte apparentemente tranquilla, quartieri interi si svuotano, migrano, ridisegnando nuovamente il profilo urbano e sociale della città.
La Pianta, strumento della mia progettazione visiva, rimane sempre il punto di osservazione ottimale. Un equilibrio ricercato anche attraverso l’uso della geometria che non sempre si manifesta perché celata da materie o elementi che distolgono l’attenzione, distribuisce e bilancia forme e colori nelle composizioni che di volta in volta decido di raccontare, narrare. Visivamente.

RENZO BELLANCA

curatore: Loredana Rea
autore: Renzo Bellanca

dal 29 aprile 2017 al 2 luglio 2017 9:00 - 19:00
FONDAZIONE UMBERTO MASTROIANNI Castello di Ladislao Arpino FR
Ingresso Libero